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Cristoforo di Bindoccio detto Malabarba (notizie 1356-1407), attr.

Madonna dell'Umiltà, San Giovanni Battista, San Biagio e Santo re
tempera su tavola

La tavoletta cuspidata costituisce un tipico esempio di reliquiario a tabella, con tredici ricettacoli tondi (un tempo ospitanti le reliquie dei santi), disposti lungo i bordi e intorno all'immagine dipinta della Madonna dell'Umiltà, accompagnata in basso dai santi Giovanni Battista, Biagio e san Ludovico da Tolosa o san Sigismondo. L'originaria destinazione dell'oggetto sembrerebbe confermata dalla presenza, nella parte bassa del retro della tavoletta, di due tracce indicanti il punto in cui dovevano essere applicati due sostegni che servivano probabilmente da base d'appoggio del reliquiario. Una fine decorazione geometrica con punzonature su fondo in lamina argentata riveste quasi per intero la parte retrostante del dipinto che presenta altresì tre timbri in ceralacca, uno dei quali reca lo stemma dei Lorena e la scritta "DOGANA DI SIENA". Un identico sigillo con l'arme dei Lorena è presente anche nella tavoletta raffigurante la "Madonna con Bambino in trono tra san Francesco d'Assisi e santo vescovo" esposta nella stessa sala. L'opera, che proviene dalla collezione privata del primicerio Francesco Crociani, è ricordata da Francesco Brogi e da lui assegnata ad anonimo senese del XIV secolo. Riferito da Cesare Brandi e da molti altri studiosi al raffinato gusto pittorico del senese Francesco di Vannuccio con datazione intorno al 1360, il reliquiario, secondo Laura Martini, sembra tuttavia rispondere allo stile popolaresco e fortemente espressionista della tarda attività di un maestro come Cristoforo di Bindoccio, attivo nella seconda metà del Trecento quale egli ci appare nella tavola devozionale con "Storie del Nuovo Testamento" della Pinacoteca Nazionale di Siena.

Informazioni aggiuntive

  • Piano: Primo Piano - Sala 5
  • Stanza: Dal Duecento alla prima metà del Cinquecento
  • Inventario: n.131/1971
  • Oggetto: dipinto
  • Soggetto: Madonna dell'Umiltà, san Giovanni Battista, san Biagio e santo re
  • Cronologia: sec. XIV, (1380ca.-1380ca.)
  • Autore: Cristoforo di Bindoccio detto Malabarba (notizie 1356-1407), attr.
  • Materia e tecnica: tempera su tavola oro in foglia punzonato pastiglia dorata
  • Misure: cm.74x38;
  • Restauri: Restaurata nel 1993
  • Iscrizioni: sul cartiglio di san Giovanni Battista: ECCE AGNU(S) D(EI)
    sul cartiglio di Gesù Bambino: EGO SUM
    sul retro della tavola, cartellino: N. 1
    sul retro della tavola, cartellino: 28 GIUGNO 1971 131
    sul retro della tavola, cartellino: 113
    sul retro della tavola, cartellino: 23-5-1971. Questa tavola, rintracciata a Roma dai Carabinieri e riconsegnata al Museo il 23-5-1971. Il dipinto fu rubato la notte fra il 12-13 dicembre 1970 insieme ad altri lavori importanti. Francesco Caroti
    sul retro della tavola, cartellino: COMUNE DI MONTEPULCIANO 4.144
  • Fotografie: SBAS SI 5966
    SBAS SI 48739
    SBAS SI 14
  • Manoscritti: atto notarile, Inventario Crociani, 1861, fol. terzo v., Biblioteca comun. Montepulciano/ cart. postunit., cartella 1
    inventario, Inventario del Museo Civico di Montepulciano, 1971, fol. 7, Biblioteca comunale di Montepulciano
  • Bibliografia: Brogi F. 1897
    Catalogo Museo 1909
    Brandi C. 1931
    Brandi C. 1933
    Cecchi A. 1982
    Martini L. 2000
  • Mostre: Esposto nella mostra Il Gotico a Siena, Siena, 1982
  • Foto1: Foto1
  • Foto2: Foto2
  • Iniziale Nome Autore: M

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