Anna Marocco era una ragazza poliziana che dipingeva in modo assai pregevole, un secolo fa. Successivamente si sposò e condusse la propria vita familiare in diverse città italiane, restando comunque legata alle sue sedi di Montepulciano, prima a Villa Bianca, dove era nata, quindi alla cosiddetta Casina di San Biagio, acquisita come una struttura di campagna e poi trasformata in una villa storica di grande prestigio.

La rassegna si deve al colpo d’occhio e alla sensibilità del Prof. Roberto Longi, Direttore del museo poliziano, che, appena si è imbattuto in uno dei quadri dell’autrice, nella residenza di famiglia, vicina al Tempio di San Biagio, ne è rimasto talmente colpito da proporre immediatamente agli eredi di allestire una mostra pubblica. L’idea è diventata un progetto, sviluppato in collaborazione con il Comune – Assessorato alla Cultura e con la famiglia Meldolesi, a cui appartengono i discendenti dell’artista, che – dopo lo stop imposto dalla pandemia – vede ora la luce.  In mostra oltre trenta tra dipinti, disegni e opere grafiche, realizzati in circa dieci anni di attività da Anna Marocco, nata a Montepulciano nel 1899.

Come scrivono gli stessi familiari, “Anna Marocco era una ragazza poliziana che dipingeva in modo assai pregevole, un secolo fa. Successivamente si sposò e condusse la propria vita familiare in diverse città italiane, restando comunque legata alle sue sedi di Montepulciano, prima a Villa Bianca, dove era nata, quindi alla cosiddetta Casina di San Biagio, acquisita come una struttura di campagna e poi trasformata in una villa storica di grande prestigio”.

L’attività grafica e pittorica di Anna Marocco si può datare negli anni ’20 dello scorso secolo, periodo in cui dimostrò di essere versata anche per il bel canto. Poi, dopo le nozze con il medico Gastone Meldolesi (1930) e la nascita di quattro figli maschi, Anna Marocco si dedicò ad una vita meno creativa, in linea con le consuetudini del momento, il che rende ancora più curiosa ed interessante la sua vicenda artistica e umana.

Perché le opere che realizza in quei dieci anni precedenti (e che sarà possibile ammirare al Museo Civico), rivelano una spiccata sensibilità pittorica e una personalità forte, evoluta, sicuramente più avanti rispetto ai tempi e, in particolare, al ruolo ricoperto dalle donne in quell’epoca.

Questa di Montepulciano sarà dunque la prima mostra di Anna Marocco, una sorta di omaggio postumo del luogo a cui è rimasta sempre legata e, idealmente, del mondo dell’arte, ad un talento ed una vocazione che hanno avuto limitate possibilità di piena espressione.

 
In collaborazione con la Famiglia Meldolesi.